Il nostro racconto è inciso nella roccia
Petraia
Una storia di solida passione per la terra
Come il suo nome, le radici di Petraia sono saldamente ancorate alla pietra di Adrara San Martino.
Un territorio in provincia di Bergamo che dalla fine dell’Ottocento alla prima metà del Novecento accolse un sistema di terrazzamenti, creati per rendere coltivabile l’area collinare. Oggi abbiamo recuperato questa tradizione, ricostruendo i muretti a secco secondo il metodo originale.
I numeri della tenuta
1
Ettaro di territorio
2
Varietà di uve coltivate
4
Chilometri di muretti
La tenuta
Le mani sono la misura del nostro lavoro
Dopo aver sottratto il territorio al bosco per restituirlo alle muraglie e alla vite, il volto di Petraia ha finalmente preso forma. Qui, dall’alto dei muri e lungo stretti fazzoletti di terra, ogni aspetto del lavoro in vigneto viene interamente condotto a mano, avventurandosi sulle ripide scalinate in pietra.
Il suolo
Diamo valore a ogni centimetro di terreno
Il terreno che ci accoglie somiglia alla nostra produzione: è ristretto, eppure generoso. Sotto a uno strato di nuda terra, tra corridoi e sentieri, si nasconde una composizione minerale e ricca d’acqua, grazie alla sua componente argillosa. È qui che si cela il nutrimento che dà espressività ai nostri grappoli.
I grappoli
Tenacemente dediti alla qualità
Le varietà di Merlot e Petit Verdot sono le principali protagoniste della tenuta e i vigneti che meglio esprimono la qualità del suolo. Rifuggiamo una produzione massiva, in favore di una qualità delle uve superiore: sono loro le principali artefici di vini ricchi, alti in gradazione con sfumature aromatiche straordinarie.
I vini
Come nasce uno spirito fuori dagli schemi
Se in collina la vita è caratterizzata dal profumo della terra e dal duro lavoro, nella penombra della cantina recuperiamo un ritmo lento, fatto di cura e attesa. In barrique e botti d’acciaio i vini invecchiano e sviluppano gusto, colori e profumi unici, dando vita a prodotti che rifuggono ogni tentativo di classificazione.